Bevagna, città sacra alle acque, difende la sua ricchezza vitale

Bevagna, 04/07/2012

La fertile Bevagna, circondata da quattro fiumi, con un lago sorgivo e storicamente legata al culto delle acque fin dal tempo degli antichi Umbri, è in sofferenza a causa di un’emergenza idrica eccezionale che sta interessando l’intero territorio e dovuta alle limitate precipitazioni metereologiche della passata stagione invernale.
L’assessore all’ambiente Mirco Ronci, vicesindaco, ha sostenuto il progetto per Bevagna della Valle Umbra Servizi che con l’Arpa, la Regione Umbria e la Provincia di Perugia ha attivato un sistema di monitoraggio delle acque del territorio riscontrando varie criticità e mettendo in atto soluzioni adeguate.
“Il problema dell’approvvigionamento idrico per uso domestico è una priorità – afferma il vicesindaco Mirco Ronci. Già da alcuni mesi è stato inserito un sistema di monitoraggio elettronico delle portate per gestire più velocemente le urgenze e le manutenzioni e per consentire di individuare più velocemente i rami critici della rete. Inoltre, dopo un primo intervento di interruzione notturna della fornitura dell’acqua alle utenze domestiche, nei giorni scorsi abbiamo iniziato i lavori per la ricerca e la localizzazione delle perdite con l’ausilio di manovre STEP TEST notturne, che hanno rivelato diverse rotture dislocate in più punti del territorio comunale e alla cui sistemazione si sta già provvedendo al fine di evitare lo spreco d’acqua che inciderebbe inevitabilmente anche sulle bollette degli utenti. Alla fine degli interventi si potranno recuperare infatti ben 12 litri di acqua al secondo. A supporto dell’emergenza siccità, il Sindaco Analita Polticchia ha emanato un’ordinanza che vieta di utilizzare l’acqua potabile per usi diversi da quelli idropotabili, quali l’innaffiamento di orti e giardini, il riempimento di vasche e piscine e per lavare a getto diretto automezzi e di prelevare acqua dal pubblico acquedotto con recipienti superiori a litri 20 e di innestarvi tubi di qualsiasi natura”.
“In stato di emergenza è anche il lago Aiso – continua il vicesindaco Mirco Ronci - una sorgiva inserita tra i siti Natura 2000 dell’Umbria. L’inusuale abbassamento del livello dell’acqua, pari a 1.30 cm dalla sponda, potrebbe mettere a rischio il delicato ecosistema presente. Nelle acque di quel laghetto sono infatti presenti il Tritone crestato e la Rovella, entrambe specie protette. A tutela di ciò il sindaco Analita Polticchia ha provveduto a emettere una specifica ordinanza volta a limitare gli attingi menti in un raggio di 600 metri dal lago”.
“Di grande importanza, infine, è il monitoraggio sullo stato dei nostri fiumi. Con Arpa in questi giorni è stato fatto un lavoro di controllo e analisi dei livelli dell’acqua e della sua qualità. I risultati rivelano un buono stato delle acque con una criticità sull’asta Marroggia-Teverone-Timia che risente dei numerosi scarichi di origine civile e industriale. A breve si terrà un tavolo tecnico di discussione per valutare l’opportunità di procedere a maggiori controlli e limitare gli scarichi”.

Dott.ssa Analita Polticchia, Sindaco