Fils, Mismetti replica a Filipponi

Foligno, 25/06/2012

Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, replica a quanto affermato dal capogruppo di Impegno Civile, Stefani Filipponi, sui servizi gestiti dalla Fils.

“Capisco che il consigliere Filipponi sperava di veder fallire la Fils, ma così non è stato e ora si diletta, dunque, a fare una ciclica e strumentale opera di disinformazione sulla situazione della società, che non corrisponde assolutamente al vero.
Per quanto riguarda il servizio di segnaletica orizzontale voglio precisare che la riduzione delle spese è dovuta alla scelta di diminuire la programmazione di questo tipo di lavori per potenziare, invece, di più la cura del verde e la pulizia delle aree di competenza della Fils.
In merito ai rapporti tra Vus e Fils, sono costretto per l’ennesima volta, a ribadire chiarimenti già dati in tutte le sedi possibili: fino al 2010 la pulizia delle caditoie e dell’area industriale della Paciana erano in carico al Comune e dunque non comprese tra i servizi pagati alla Vus con la tariffa; dal 2011 tali attività sono state, invece, affidate alla Vus per avere un interlocutore unico nella gestione della pulizia della città e far così funzionare meglio il servizio e, in questo caso, i costi sono compresi nelle bollette della Tia.
Non è, dunque, affatto vero che i cittadini hanno pagato due volte, perché prima il costo era coperto con la fiscalità generale del Comune e oggi con la tariffa di igiene ambientale.
Inoltre, per quanto riguarda il costo dello spazzamento delle frazioni, voglio sottolineare che, da anni, non ha subito variazioni, ma è quello previsto e contrattualizzato con la Vus: la collaborazione tra quest’ultima e la Fils consente semplicemente di mettere in sinergia il personale, con una riduzione complessiva dei costi.
Infine non c’è nessuna ‘farsa’ sulla vendita della sede della Vus, ma solo l’ennesimo polverone sollevato dal consigliere Filipponi, alla quale suggerisco di documentarsi meglio. Gli atti sono chiari da tempo: il Comune ha deliberato la vedita dell’immobile in questione e la Vus il suo acquisto, poi l’operazione non è andata a buon fine perché l’azienda non ha ottenuto la concessione del necessario mutuo dagli istituti di credito. A questo punto si procederà, dunque, a vendere l’immobile con una gara di evidenza pubblica. Non capisco davvero quale sia il problema che la Filipponi pone”.