Sviluppumbria, Barberini: «Soluzione contraddittoria, la crisi non può attendere le liturgie della politica»
Umbria, 22/06/2012
«La decisione di affidare a un amministratore unico a tempo la ristrutturazione di Sviluppumbria è inappropriata e contraddittoria: la grave crisi economica in atto non può attendere le liturgie della politica, servono soluzioni immediate che permettano alla società di dare risposte rapide, concrete ed efficaci al sistema economico e produttivo umbro in difficoltà».
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd Luca Barberini, commentando lapprovazione ieri, nella Prima commissione consiliare, del disegno di legge della Giunta che sopprime lApt e conferisce a Sviluppumbria funzioni di promozione turistica e
territoriale dell'Umbria, rivedendone struttura e competenze.
«Ritengo positivo sottolinea Barberini il fatto che tutta la gestione del settore economico e produttivo regionale venga ricondotta a unico soggetto, perché diamo una risposta importante alle esigenze di semplificazione e di razionalizzazione. Sono, inoltre, molto soddisfatto dellapprovazione della proposta da me presentata di ridurre da 5 a 3 il numero dei membri del consiglio di amministrazione di Sviluppumbria e del conseguente riconoscimento dellidea che aziende di questo tipo hanno la necessità di essere governate da un organo collegiale in grado di garantire, da un lato, la necessaria partecipazione e condivisione delle scelte e, dallaltro, soluzioni efficaci e tempestive. In questo quadro mi sembra, però, al quanto paradossale la decisione di affidare a un amministratore unico e a tempo la ristrutturazione della stessa società e sono fortemente rammaricato per la bocciatura del mio emendamento in merito, che proponeva di assegnare tale incarico al nuovo Cda. Mi chiedo prosegue Barberini se abbia un senso prima scegliere di razionalizzare e poi introdurre una nuova figura che si occupi in maniera provvisoria (e quindi senza possibilità di adottare soluzioni a lungo termine) della governace di unimpresa come Sviluppumbria che ha, invece, la necessità di essere immediatamente e fortemente operativa. Per quanto mi riguarda, penso che sia di una scelta sbagliata sia dal punto di vista etico e politico, perché lidea di un uomo solo al comando non mi appassiona, sia sul fronte organizzativo perché questa soluzione parziale, e per di più a scadenza, non può che penalizzare lattività di Sviluppumbria. Politica e istituzioni conclude Barberini non possono ancora una volta non decidere: il nostro tempo e le nostre difficoltà impongono soluzioni e scelte certe e coraggiose. Mi auguro, pertanto, un diverso pronunciamento in Consiglio regionale».
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