"Musica Popolare Italiana" al centro sociale anziani di Bastardo

Giano dell'Umbria, 17/05/2006

Giovedì 18 maggio 2006, alle ore 20.30, presso il Centro Sociale Anziani che si trova in via S.Francesco, a Bastardo, il professor Massimiliano Dragoni intratterrà gli ospiti con una relazione sulla “Musica Popolare Italiana“. Ogni luogo della terra abitato dagli uomini è attraversato dal canto. L’origine precisa della cosiddetta musica tradizionale è impossibile datarla con certezza . Di sicuro è stata ( ed è ) un efficace strumento di comunicazione fra gruppi , tribù , piccole comunità isolate . La musica popolare ( o folk ) è senza dubbio coinvolgente . Fa stare insieme gli uomini con le donne . Li fa ballare . All’aperto in estate.
Nel chiuso delle balere in inverno . In Italia essa svolge tutt’ora un ruolo di primissimo piano . Le sue dolci e trascinanti note si possono ascoltare un po’ ovunque : in Lombardia come in Emilia Romagna , in Umbria come in Puglia , in Campania come in Sicilia . Gli strumenti per suonarla sono davvero tanti . Nel nostro Paese variano a seconda del ballo che devono accompagnare . I più usati sono la fisarmonica , l’ocarina , il mandolino e lo scacciapensieri . E servono per meravigliosi balli come il liscio , la tarantella e il salterello . Una caratteristica tipica della musica popolare è che essa può essere suonata e cantata da gruppi folk improvvisati per allietare piccole feste di paese o sagre mangerecce . Negli anni passati veniva usata , dai maschi innamorati , come messaggio amoroso da consegnare alla donna amata . La serata di giovedì 11 maggio è stata organizzata dal comune di Giano dell’Umbria , dalla Libera Università Popolare Umbra , dall’Auser , in collaborazione con il Centro Sociale Anziani e la Biblioteca Comunale “ Anna Maria Leoncilli Massi “ .