Abolizione del listino elettorale, Barberini e Smacchi rilanciano la loro proposta di legge
Umbria, 05/10/2011
Basta proclami, apriamo il confronto
Sullabolizione del listino elettorale esiste, da mesi, una nostra proposta di legge per consentire lingresso in Consiglio regionale soltanto agli eletti direttamente dal popolo e per dare più potere al voto dei cittadini: basta proclami, apriamo un confronto serio su questo tema per fare riforme vere e recuperare il rapporto con gli elettori. Lo affermano i consiglieri regionali del Pd Luca Barberini e Andrea Smacchi, commentando la volontà espressa, stamani, dal presidente della Prima commissione consiliare, Oliviero Dottorini, a seguito del successo della raccolta di firme per il referendum contro legge elettorale Porcellum, di avviare un percorso per labrogazione del cosiddetto listino presente nella attuale legge elettorale regionale.
Rammentiamo a Dottorini sottolineano i due consiglieri del Pd che già da tempo esiste un disegno di legge organico per eliminare il listino regionale e permettere agli umbri di poter scegliere tutti i componenti del Consiglio regionale e non solo una parte di essi,
superando quindi l'attuale sistema, che invece consente di eleggerne sei
nominati dai partiti della coalizione vincente. La nostra proposta è lunica formalmente scritta e presentata in tal senso e va quindi al di là delleffetto annuncio, che sembra tanto
appassionare un certo modo di intendere e di fare la politica. Siamo convinti che il sistema Porcellum e i listini bloccati in genere contribuiscono ad allargare il divario tra politica e cittadini, interrompendo il rapporto di fiducia che necessariamente si deve
instaurare, a tutti i livelli, tra elettore ed eletto. I listini bloccati rappresentano, infatti, una palese limitazione della democrazia e fanno crescere il già importante numero
di persone che, in questi anni, si sono allontanati dall'impegno politico,
dalle istituzioni e dal voto. Rivendichiamo con forza la volontà di portare avanti il disegno di legge depositato la scorsa estate, che è stato apprezzato da tanti cittadini. Anche se ad alcuni può apparire una questione non urgente, di fronte alla crisi economica e sociale in corso affermano Barberini e Smacchi riteniamo importante affrontarla subito per dare una risposta chiara e tangibile alla comunità regionale, che dalla classe politica attende riforme vere e segnali di rigore, a cominciare dallabbandono di sistemi autoreferenziali, a cui non vogliamo affatto abituarci. Non è mai troppo presto fare una cosa giusta e utile.
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