Festival Segni Barocchi, il bilancio di Piccolotti e Stefanetti

Foligno, 19/09/2011

A conclusione della XXXII edizione del Festival Segni Barocchi, l’assessore alle politiche culturali, Elisabetta Piccolotti, ha sottolineato che “la rassegna, profondamente legata alla Quintana, ne approfondisce la parte culturale. Il bilancio è di piena soddisfazione anche perché si è registrata una buona partecipazione di spettatori. Inoltre la Notte Barocca è ormai un appuntamento da non perdere. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno del direttore artistico Massimo Stefanetti e al coinvolgimento di tanti operatori commerciali”.
Un bilancio più dettagliato della manifestazione viene tracciato dal direttore artistico della manifestazione, Massimo Stefanetti.
“Nonostante la progressiva riduzione delle risorse finanziarie, Segni Barocchi Festival ha proposto nella XXXII edizione 24 iniziative culturali, realizzate con il finanziamento del Comune di Foligno, con i contributi della Regione dell’Umbria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, della Camera di Commercio di Perugia e della Cassa di Risparmio di Foligno, nonché attraverso la collaborazione della Provincia di Perugia, del Comune di Montefalco, del Laboratorio di Scienze Sperimentali, dell’Associazione Astronomica Antares, del Centro Video del Consiglio Regionale dell’Umbria, dell’Associazione Innamorati del Centro, della Pro Foligno, delle librerie di Foligno del Circuito “Antiquarian Bookshop of Umbria” e dell’Ente Giostra della Quintana. Dal teatro alla musica, dalla danza al cinema, dalle conferenze alle attività espositive, dalle “Visioni d’incanto” alle proiezioni, il Festival, coniugando conoscenza e divertimento, ha valorizzato palazzi, musei, chiese e altri luoghi suggestivi di Foligno e di Montefalco, anche per riequilibrare l’ecosistema culturale contemporaneo che viene sempre più aggredito da proposte consumistiche.
Un pubblico attento e appassionato ha apprezzato le esecuzioni del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, di Manolo Rivaroli e Oscar Mattioli, del Collegium Tiberinum, dell’Accademia degli Imperfetti e dell’ensemble Musica Perduta che ha fatto rivivere le opere vocali e strumentali del compositore folignate Cristoforo Piochi.
È “tornato in vita” anche Carmelo Bene con il film barocchissimo e ipnotico “Don Giovanni”, proposto da Roberto Lazzerini.
Anche per la sesta edizione della “Notte Barocca”, ideata e realizzata da Segni Barocchi, si è rinnovato il grandioso e straordinario successo delle precedenti edizioni, con attività espositive, conferenze, incontri, proiezioni, ma soprattutto con gli spettacoli della Compagnia TPO, della Compagnie des Quidams, della Nuova Compagnia di Canto Popolare e di Bilicoteatro.
Grande successo anche per “Ludus”, tratto da “Il giuoco di fortuna” (1622) di Guido Casoni (1561-1642): il testo teatrale mai arrivato alla messa in scena, è stato rappresentato, in prima assoluta, da Lemuri Teatro, con la regia di Emiliano Pergolari e con la selezione drammaturgica del Muro di Bottom, in occasione del quattrocentocinquantesimo anniversario del grande poeta nato a Serravalle di Vittorio Veneto. Allo spettacolo era presente anche Patrizia Moz Casoni, discendente di Guido Casoni.
Ma guardando al futuro ci auguriamo che dal progetto di mostre sulla fiaba barocca, che quest’anno è stato dedicato ai racconti di Madame d’Aulnoy, illustrati da Barbara Lachi, possa nascere il “Castello delle fiabe”.
Riteniamo inoltre che il progetto europeo “Itinerari e festival barocchi a confronto”, recentemente approvato, possa costituire lo strumento per allestire, dopo trent’anni di attività, una mostra permanente sul Festival e per attivare il “Premio Neobarocco”, attraverso il quale le espressioni artistiche del presente Barocco, dall’arte all’artigianato, dall’arredamento al design e alla moda, possano dialogare in uno spazio espositivo e nelle reti informatiche e telematiche, costruendo così un luogo reale e virtuale per i produttori italiani e stranieri che coinvolga anche quelli locali”.