Quintana - Guasticchi “In questa fase, il riconoscimento del profondo spessore della Festa sperimenta purtroppo alcune difficoltà di comprensione”

Foligno, 16/09/2011

“Il carattere insieme popolare e nobiliare della Quintana dà alla grande Festa di Foligno il sapore irripetibile di un’epoca trascorsa e la fragranza di un’età, la nostra, desiderosa di proiettare nel futuro le proprie radici. L’epoca barocca, il suo mondo, le sue credenze, le sue magiche illusioni, la sua strabiliante capacità di stupire, ha lasciato tracce profonde nell’arte, nei monumenti, nella letteratura dell’Umbria e anche se il tratto fondamentale della Regione è da vedersi nel “lungo Medioevo” che giunge fino al Cinquecento, il pieno Seicento ha una forza tale di penetrazione nelle coscienze e momenti così intensi di riconoscibilità e di evidenza che l’immagine attuale del territorio vi si specchia ogni giorno di più. E il merito fondamentale dell’acquisizione di coscienza riguardante il valore del Seicento in Umbria si deve prioritariamente alla Giostra della Quintana”. Queste le parole del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi. “Certo, nella fase politica che attraversiamo – aggiunge il presidente - il riconoscimento del profondo spessore della Festa folignate sperimenta alcune difficoltà di comprensione, volute o provocate ad arte che siano. In fondo, non c’è da stupirsene, c’è “solo” da constatare il danno all’immagine della Festa che può derivarne. Oggi, in occasione della Giostra di settembre 2011, è anche per la miopia governativa che ci sentiamo tutti più stimolati che mai a far risaltare i grandi pregi senza prezzo che Foligno e la sua Festa hanno acquisito nel corso della loro storia. Quei pregi sono autentici valori di civiltà nei campi del rapporto fra i contendenti, del rispetto delle regole del gioco, della magnificenza non ostentata ma semplicemente indossata, del contatto fortemente vissuto con gli animali che scendono in campo durante la tenzone: i cari cavalli, quegli scattanti esemplari che con il loro fantino inebriano gli occhi del pubblico ed animano le velleità di vittoria dei contradaioli!” “Le più belle lezioni all’insipienza politica dei nostri giorni che ha coinvolto la Festa – conclude Guasticchi - possono essere fornite dal senso dell’onore che caratterizza ogni forma di partecipazione della Provincia di Perugia alla vita della Quintana: dalla partecipazione dell’assessore alla cultura, Donatella Porzi, al Comitato Centrale, alle iniziative prese a favore dell’Ente, al continuo scambio di esperienze nel campo delle nostre rispettive iniziative in materia di “amicizia” col mondo animale, con quello dei cavalli in particolare. Un onore antico, barocco nel nome e moderno in ogni fattezza che a Foligno, chi organizza la Festa, riesce con grazia e successo a tenere vivo”.