Centrale di Gualdo Cattaneo: Rometti, via libera a piano Enel, ma lobiettivo finale è lapproviggionamento dalle fonti rinnovabili
Gualdo Cattaneo, 14/03/2011
Oltre a dare attuazione al programma di miglioramento ambientale concordato con la Regione Umbria e già condiviso dalle altre qamministrazioni locali, ENEL dovrà presentare, entro 5 anni dal rilascio dellAutorizzazione Integrata Ambientale (AIA), un ulteriore piano di adeguamento della Centrale di Gualdo Cattaneo alle migliori tecniche disponibili, da realizzare in tre anni.
Il via libera per aggiungere queste prescrizioni a quelle già inserite nel documento AIA in discussione presso il Ministero dellAmbiente, è arrivato dalla Giunta regionale dellUmbria che, su parere dellassessore regionale allAmbiente, Silvano Rometti, ha espresso parere favorevole al rilascio dellAutorizzazione in questi termini.
Era ormai necessario ha detto Rometti - prevedere nel medio e nel lungo termine un progetto di aggiornamento e riqualificazione delle soluzioni tecnologiche adottate nella centrale di Gualdo Cattaneo. Avevamo già condiviso un programma in grado di ottimizzazione la gestione corrente dellimpianto attraverso una serie di sostanziali miglioramenti sul versante della tutela ambientale. Ora si aggiunge anche lobiettivo di assicurare allimpianto quei requisiti tecnici e funzionali a garantirne loperatività in una prospettiva più lunga. Di conseguenza, la proposta di richiedere allENEL lelaborazione, nellarco di 5 anni, di un piano finalizzato a rendere le prestazioni della centrale esattamente rispondenti agli indirizzi europei sulle emissioni degli impianti industriali produrrà un ulteriore beneficio ambientale e appare ragionevole sia nella tempistica, sia per gli investimenti richiesti.
Dal punto di vista energetico la centrale Pietro Vannucci costituisce, con la centrale di Pietrafitta, uno dei fondamentali centri di produzione su cui si basa il pareggio del bilancio elettrico dellUmbria. Lautosufficienza energetica afferma lassessore Rometti - costituisce uno degli obiettivi strategici individuati dal Piano Energetico Regionale e in questa esigenza risiede limportanza che esso attribuisce al contributo fornito proprio dalla centrale di Gualdo Cattaneo che, però, non rappresenta solo un elemento chiave dello scenario energetico regionale, ma svolge anche un ruolo economico e sociale nella sua funzione di polo di know-how tecnico e di realtà produttiva capace di dare impulso economico ed occupazionale ad una porzione di territorio regionale altrimenti marginale.
Attualmente limpianto, che è certificato ISO 14001:04 ed è registrato EMAS, opera nel rispetto dei limiti imposti: i dati di concentrazione acquisiti dalla rete di rilevamento installata intorno alla centrale, confermati da una campagna di misura effettuata dallARPA Umbria nel periodo 2004 2005, forniscono un quadro ambientale non allarmante, con standard di qualità dellaria accettabili anche in condizioni climatiche sfavorevoli. A fronte di ben 12 Comuni umbri classificati come a rischio nellambito della Zonizzazione Regionale attuata ai sensi del D.L. 351/99, i comuni interessati dalle zone di massima ricaduta della centrale sono stati inseriti nella zona di mantenimento IT1005, caratterizzata dal minimo livello di criticità della qualità dellaria.
In questo quadro ambientale le ulteriori misure di tutela introdotte dalla proposta dellENEL ha precisato lassessore Rometti - costituiscono nel loro complesso un pacchetto di interventi impegnativo e potenzialmente in grado di produrre apprezzabili effetti positivi. Infatti, prevedono dei miglioramenti in tema di riduzione delle emissioni diffuse, di mitigazione dellimpatto acustico, di eliminazione dei fenomeni di dilavamento e di informazione al pubblico.
Il piano formulato dallEnel quindi, rappresenta uno strumento di gestione corrente per il mantenimento sul territorio di un importante sito produttivo ha concluso Ma la Regione, che ha tra le sue priorità del programma di legislatura lo sviluppo delle energie rinnovabili e delle green economy, alla Società ha chiesto il preciso impegno di affiancare alle azioni proposte la messa a punto, nel giro di qualche anno, di uno studio che consideri varie proposte di rinnovamento ed integrazione attraverso linstallazione di capacità produttiva da fonti rinnovabili a livello locale e regionale, derivanti da filiere produttive attivabili localmente, con lo scopo di sostituire parzialmente il combustibile fossile.
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