Turismo - una parola vuota che va riempita di significati

Umbria, 14/05/2010

di Mariolina Savino

NON SIAMO PIU' I PRIMI, A DETENERE LO SCETTRO DI META TURISTICA NEL MONDO, NOI ITALIANI; CIO' CHE MANCA E' LA CULTURA TURISTICA!
COSA SI ASPETTA UN TURISTA DA NOI?
INNOVAZIONE, EDUCAZIONE, SAPER FARE, OTTIMIZZAZIONE DEI TRASPORTI E TERRITORI IN ORDINE, SERVIZI EFFICENTI E PREZZI CONTENUTI.

Una delle regioni che del turismo, ne ha fatto un vero e proprio punto di eccellenza, è l'Emilia Romagna che ha messo a sistema sia le prerogative territoriali che quelle ricettive, con un servizio altissimo al cliente, mantenendo prezzi contenuti.
Dalla possibilità di portare in vacanze animali domestici, ai nido per i bambini, dalle terme ai giochi, ottimizzando i giorni di antistress con la gastronomia tipica del luogo e la possibilità di visitare monumenti e città d'arte.
L'Umbria che ha grandissime potenzialità ancora non completamente sfruttate, manca proprio della cultura turistica, troppi si sono improvvisati ristoratori, dimenticando che la migliore pubblicità è quella che fanno i turisti stessi, se ne sono entusiasti, parleranno a favore di un luogo visitato e vissuto, altrimenti il rovescio della medaglia è davvero difficile da contenere ed estremamente dannoso, ai fini di afflussi importanti di vacanzieri in cerca di relax.
Sarebbe opportuno ormai guardare alla parola turismo con meno superficialità e costruire, sinergie e corsi, che possano rendere edotti i preposti, per offrire servizi all'altezza dei clienti, oltre a rendere visitabili, i monumenti che spesso sono chiusi per cause incomprensibili, oltre ad un servizio trasporti efficiente e fruibile da chi raggiunge l'Umbria in treno, (vedi il caso Spoleto).