Economia: La presidente Marini al forum del confcommercio, un programma di legislatura che guarda alla e oltre la crisi
Umbria, 11/05/2010
Certamente dobbiamo saper guardare oltre la crisi, ma dobbiamo essere altrettanto consapevoli che nella crisi ancora ci siamo. Lo ha affermato stamani a Perugia la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo al convegno nazionale organizzato dalla Confcommercio di Perugia sul tema "Oltre la crisi: modelli di sviluppo e di consumo alla prova del cambiamento".
Questa crisi, che ancora potrebbe far sentire le sue pesantissime conseguenze sulla nostra economia ha detto la presidente Marini - ci impone qui, come altrove, una riflessione su come uscirne. Su quali strumenti adottare perché si possa affrontare non solo la fuoriuscita dalla crisi, ma guadare allo sviluppo economico nel medio e lungo periodo.
Lo Statuto della nostra regione ha posto come centrale il pilastro della concertazione. Essa però va ripensata e adeguata ai nuovi scenari che sono di fronte a noi. E noi vogliamo farlo subito, a partire dalla costruzione del programma di legislatura.
Un lavoro ha precisato - che abbiamo iniziato proprio in questi giorni e che intendiamo proseguire ascoltando e confrontandoci con tutte le parti sociali. Ciò fuori da ogni ritualità, e con uno spirito di ricerca delle necessarie condivisioni delle priorità strategiche per la nostra regione, in uno spirito di responsabilità condivisa di ciascuna delle parti, sia pubbliche che private.
Se questo è il quadro generale di riferimento, il dibattito di oggi mi ha stimolato alcune riflessioni particolari, come ad esempio lesigenza di un recupero del valore, nellambito di una economia come quella umbra, del concetto industriale di manifattura. Insomma, dobbiamo recuperare il settore del manifatturiero industriale investendo sulla qualità e sullinnovazione, e non ritenendo questo un settore superato.
LUmbria, il suo straordinari tessuto economico fatto di piccole e medie imprese, ha tutte le carte in regola per compiere questo salto di qualità ed in una visione moderna ed innovativa delleconomia, proprio il manifatturiero industriale può essere un perno fondamentale.
In questo senso noi intendiamo investire, sia in termini di risorse che di formazione nei settori delleconomia verde, come della filiera turismo-ambiente-commercio. Non possiamo però fare tutto da soli ha puntualizzato la presidente Marini - E anzi, voglio esprimere senza alcuna titubanza una certa preoccupazione proprio riguardo al ruolo delle banche al servizio dello sviluppo. Anche del sistema locale delle banche, perché la loro funzione non può e non deve limitarsi allattività di sportello. Al contrario, chiediamo al mondo del credito, per salvaguardare se stesso e la sua stessa funzione, di svolgere un ruolo positivo e propulsivo nello sviluppo dell economia, sostenendo le imprese, come le famiglie, nei loro processi di crescita.
La presidente ha quindi fatto riferimento alla recente presa di posizione della Conferenza episcopale italiana che ha messo in guardia il paese dai rischi di un federalismo non solidale. Come regioni del centro Italia dobbiamo avere la forza di trovare una nostra autonoma posizione che salvaguardi la specificità di una realtà territoriale del paese che ha molte analogie e somiglianze sia per ciò che riguarda il sistema economico, che sociale e culturale, per evitare che in una riforma dellassetto federalista dello Stato questa parte dItalia rimanga schiacciata tra nord e sud. Infine, quanto alla riforma della pubblica amministrazione, la presidente ha affermato che occorre affrontarla con coraggio istituzionale, salvaguardando lo spirito delle assemblee elettive, ma al tempo stesso, operando tutte le riforme necessarie a rendere la pubblica amministrazione regionale e locale, ed il sistema delle agenzie, moderno ed efficiente.
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