Celebrazioni dantesche, conferenza di Italo Tomassoni
Foligno, 19/04/2010
In occasione del 538° anniversario della prima edizione a stampa della Divina Commedia, si tiene venerdì 23 aprile, alle 16, nella sala conferenze di Palazzo Trinci, la conferenza di Italo Tomassoni, docente dellUniversità degli studi di Roma La Sapienza, sul tema Prospettive di metamorfosi. Una illustrazione della Divina Commedia di Giuseppe Gallo. A seguire un intervento di Sperello di Seregno Alighieri dellOsservatorio astronomico di Arcetri dal titolo Tutte le stelle già nellaltro polo vedean la notte, aspetti di astronomia dantesca. Del maestro Giuseppe Gallo verrà proposto un saggio espositivo La leggerezza dell'incoscienza al Centro Italiano di arte contemporanea, in via del Campanile 13.
Linaugurazione è fissata sempre per il 23 aprile, alle 18,30 e la mostra resterà aperta fino al 15 maggio.
Giuseppe Gallo, autore della ristampa anastatica di questanno, nasce nel 1954 a Rogliano (Cs). A Roma frequenta la facoltà di architettura e nel 1976 tiene la sua prima mostra alla Galleria Ferro di Cavallo. Nel 1979 espone per la prima volta allestero alla rassegna Europa 79 di Stoccarda. E lo stesso anno stabilisce il suo studio a San Lorenzo negli spazi dellex Pastificio Cerere. Nel 1980 tiene una personale alla Galleria Ugo Ferranti, dove esporrà spesso negli anni successivi. Con Bruno Ceccobelli e Gianni Dessì, partecipa a due importanti collettive al Groninger Museum di Groningen nel 1981 e alla Salvatore Ala Gallery di New York nel 1983. Nel 1984 con gli stessi artisti, e con Domenico Bianchi, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli, partecipa alla mostra Ateliers, curata da Achille Bonito Oliva. Dai primi anni ottanta, abbandonate le modalità concettuali degli esordi, Gallo si dedica alla definizione di un nuovo modo di intendere limmagine dipinta, considerando anche limpiego di una tecnica antica come lencausto. I quadri si animano di immagini e simboli dai colori accesi che si muovono sul limite che separa la figurazione dallastrazione. In molte opere accosta particolari di immagini senza rispettare una logica stringente, con lintenzione di generare nello spettatore un effetto straniante e rivelatore. Nel 1985 espone per la prima volta alla Galleria Sperone di Roma e lanno successivo alla Sperone Westwater Gallery di New York. Nel 1986 partecipa alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, dove nel 1990 avrà una sala personale. In questoccasione Gallo presenta uninstallazione di sculture e disegni in cui fa convivere modalità espressive diverse, come accadrà in molti lavori degli anni novanta.
|