Protezione civile: Lorenzetti e Bertolaso firmano accordo di collaborazione

Umbria, 23/12/2008

L’umbria “punto di eccellenza” nazionale per i beni culturali.

L’Umbria sempre più punto di riferimento nazionale per la protezione civile e “polo di eccellenza” nel campo del recupero e della tutela dei beni culturali. Una ulteriore spinta al sistema umbro della protezione civile verso una più stretta integrazione con la rete nazionale arriva dal protocollo d’intesa firmato oggi, a Foligno, dal Presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, e dal Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso. Il testo dell’intesa, siglato nel corso di un convegno sull’attività del Centro funzionale decentrato e del Centro regionale di protezione civile di Foligno, definisce in dettaglio gli ambiti di collaborazione tra il “sistema Umbria” e il Dipartimento nazionale al fine di migliorare il livello di efficacia ed efficienza delle attività e degli interventi di prevenzione e protezione dai rischi sismici, idrogeologici, idraulico-idrici.
“L’accordo – ha detto Maria Rita Lorenzetti – costituisce un punto di approdo di un lungo cammino che Regione Umbria e Dipartimento della Protezione civile nazionale hanno compiuto insieme a partire dal terremoto che nel ’97 colpì Umbria e Marche. Una azione comune, all’insegna della collaborazione e del coordinamento, che ha saputo garantire, anche con il concorso degli altri soggetti interessati, una migliore razionalizzazione ed efficacia degli interventi tanto nella fase dell’emergenza quanto in quella, giunta ormai a conclusione, della ricostruzione. Il protocollo di oggi rappresenta – per Lorenzetti – “un ulteriore tassello” di questo percorso e testimonia che “quando c’è sintonia fra istituzioni e la comune volontà di agire concretamente nell’interesse della comunità è possibile realizzare cose di straordinario valore”.
“L’intesa di oggi – ha detto Bertolaso – fa dell’Umbria un polo di eccellenza nel sistema nazionale di protezione civile per la gestione dei beni culturali colpiti da eventi calamitosi e fa del centro di Foligno un luogo privilegiato per la formazione in questo settore. Si tratta di una tappa significativa nella costruzione della rete nazionale resa possibile grazie ad un comune gioco di squadra”. Bertolaso ha poi sottolineato l’importanza nella rete nazionale dei Centri funzionali decentrati di protezione civile che, - ha aggiunto – “sono realtà scientifiche complesse e costituiscono la punta di diamante ed il cervello dell’intero sistema, soprattutto per quanto riguarda la previsione e prevenzione di eventi calamitosi. Per il 2009 – si è augurato – avendo a disposizione le risorse necessarie l’auspicio è di arrivare all’attivazione di tutti i 24 Centri previsti sul territorio nazionale”.
Nel documento sottoscritto oggi si evidenzia il ruolo di “struttura aperta al territorio” del Centro regionale di protezione civile e la sua funzione di “punto di coordinamento delle attività per la salvaguardia in emergenza dei Beni culturali”, anche attraverso la realizzazione di “un area di alta formazione destinata a personale esperto ed alle strutture operative del Servizio nazionale della Protezione civile”. Sul fronte della salvaguardia e tutela dei beni culturali il Centro regionale umbro costituirà per il Dipartimento un “interlocutore privilegiato, soprattutto per interventi di emergenza nazionali ed esteri, di educazione e formazione del personale specializzato, di sviluppo e sperimentazione di tecnologie, materiali, strumenti.
In ragione della sua ubicazione geografica strategica, supportata dall’utilizzo dell’aeroporto di Foligno, il Centro umbro sarà inoltre sede di “un’area per la movimentazione dei materiali in emergenza”. Anche sul fronte del rischio idrogeologico, idraulico ed idrico si riconosce “un ruolo strategico alla Regione Umbria nell’ambito del sistema di allertamento nazionale. E ciò in relazione sia alla rete nazionale dei Centri funzionali ed alle reti strumentali per il monitoraggio e la sorveglianza, sia rispetto al Bacino del Tevere per quanto riguarda il governo e lo sviluppo di adeguati strumenti di gestione delle piene.
L’intesa prevede anche attività di formazione e di addestramento per maestranze e piloti destinati al concorso aereo nella lotta attiva agli incendi boschivi.
Rimane infine confermato il ruolo di “interlocutore competente e privilegiato” del Centro per gli aspetti relativi al rischio sismico, in particolare sulle questioni legate alla ricostruzione ed alla prevenzione sismica nei diversi aspetti legislativi, amministrativi e tecnici.
Nell’introdurre i lavori della giornata l’assessore regionale alla ricostruzione Vincenzo Riommi ha sottolineato come il Centro regionale di protezione civile di Foligno sia ormai in fase di completamento, prevedendo entro il prossimo anno la piena operatività della struttura “in cui sono ubicati – ha detto - servizi all’avanguardia nel settore della protezione civile”.
Il Rettore dell’Università di Perugia Francesco Bistoni ha invece evidenziato il “particolare valore del corso di laurea in protezione civile che si tiene a Foligno. Una positiva intuizione che trova, nell’attivazione del Centro funzionale di protezione civile, un supporto importante per un suo ulteriore radicamento nel territorio”.