Contro la fame nel Mondo - Le Soluzioni ci sarebbero
Umbria, 09/12/2008
Si celebra la Giornata Mondiale dellAlimentazione con un convegno sulla cooperazione
Si è tenuto oggi, presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori di Perugia, in occasione delle Celebrazioni Ufficiali Italiane della Giornata Mondiale dellAlimentazione, lincontro Esperienze di Cooperazione allo Sviluppo in Umbria. Liniziativa ha potuto fruire del contributo tecnico offerto dalle indagini e dalle ricerche compiute da vari istituti scolastici perugini e delle testimonianze di associazioni benefiche di volontariato, quali Amici del Malawi e TAMAT.
Lincontro si è aperto con il saluto dellArcivescovo Mons. Chiaretti, rivolto in particolare ai bambini delle elementari, ai quali chiede di perseguire ideali di sobrietà. Il Mons. Chiaretti annuncia, inoltre, che lArcidiocesi si sta mobilitando per raccogliere un tir pieno di sacchi di farina da destinare alla popolazione georgiana colpita dalla guerra. È quindi intervenuto il prof. Fabio Maria Santucci, docente presso la facoltà di Agraria dellUniversità degli Studi di Perugia, che ha analizzato il problema dellalimentazione da varie angolature: La produzione di cibo spesso non è localizzata nei luoghi dove cè più bisogno; ciò fa si che si creino delle eccedenze e che ci inducano a utilizzare il 70% dei cereali e della soia prodotti nel mondo come mangime per animali, mentre oltre 850 milioni di persone muoiono di fame ogni anno e 2 miliardi di persone sono sottonutrite o vivono in regime di scarsità alimentare intermittente (ossia persone che possono permettersi un pasto solo alcuni giorni alla settimana). Le soluzioni a questo difficile problema ci sarebbero: evitare luso del cibo come fonte di biocombustibili a base di etanolo; rispettare limpegno che il nostro paese si è preso a donare l1% del PIL allaiuto pubblico; favorire il commercio internazionale equo; scongiurare le guerre il più possibile; evitare gli sprechi ed infine rispettare il Protocollo di Kyoto, poiché intaccare lambiente significa influire direttamente in modo negativo sulla produzione alimentare. A ribadire limportanza della razionalizzazione del consumo di energia è stato il rappresentante per lAgenzia per lEnergia e lAmbiente della Provincia di Perugia Cesare Migliozzi, che ha spiegato che il compito dellagenzia è proprio quello di individuare a livello locale varie soluzioni che possano limitare il consumo energetico. Da sottolineare la relazione presentata dalling. Marco Bresci, che spiega: Bisogna razionalizzare ladottamento di misure di produzione di energia pulita: ad esempio, spesso sono stati costruiti impianti e centrali fotovoltaici su terreni coltivabili, mentre è ampiamente dimostrato che questo tipo di soluzioni rende molto di più in zone aride e desertiche. A tirare le somme dellincontro è stato lassessore provinciale Carlo Antonini:La domanda che vorrei tutti si ponessero è: perché il cibo non basta? È stato ampiamente dimostrato che il nostro pianeta è benissimo in grado di produrre risorse alimentari ampiamente superiori al fabbisogno mondiale. La fame nel mondo esiste perché esistono degli interessi economici che spingono a non modificare la situazione attuale. Ad esempio, nel 2007, una delle 8 multinazionali che governano il mercato alimentare ha triplicato i suoi profitti speculando sui prezzi ed affamando milioni di persone povere. Quasi un miliardo di persone è costretta a vivere con meno di un dollaro al giorno, mentre in Italia un bambino su 4 è obeso. A tal proposito vorrei che le famiglie imponessero con maggiore coraggio regimi alimentari più sani ai propri figli. Levento è stato promosso dalla Provincia di Perugia, il Comune di Perugia, lUniversità Degli Studi di Perugia Facoltà di Agraria, lAgenzia per lEnergia e lAmbiente della Provincia di Perugia, il Comune di Trevi, AIAB Associazione Italiana per lAgricoltura Biologica, Città del BIO, e lAssociazione Nazionale Città dellOlio.
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