Museo del ricamo e del tessile di Valtopina
Valtopina, 01/09/2008
Uneccellenza del territorio che guarda al pintoricchio.
Dal 5 al 7 settembre mostra del ricamo e del tessuto artigianale.
Levoluzione del costume e della moda, i cambiamenti nel modo di essere nella quotidianità, gli approcci sempre più audaci nel modo di conquistare luomo da parte della donna. E probabilmente unico nel suo genere e di sicuro è stato un pioniere nel documentare il come eravamo il Museo comunale del Ricamo e del Tessile di Valtopina, la cui centralità nella ricerca e nellattenzione ad autentici patrimoni di famiglia ormai è un fatto acquisito a livello nazionale. Nato da una decennale attività della Scuola di ricamo e della Mostra del ricamo e del tessuto, oggi il Museo è la sintesi perfetta di un lavoro di approfondimento che salva dalloblìo lessenza più intima delle famiglie. Non a caso la passione e la cura con cui si impegnano Proloco e Scuola di ricamo, hanno trovato come alleato prezioso accanto allamministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Mariucci anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno con il suo presidente Alberto Cianetti. Ad un anno esatto dalla sua inaugurazione il Museo trova giorno dopo giorno nuovi estimatori, con visitatori che arrivano da ogni parte dItalia. E un motivo cè, anzi più di uno, perché raccoglie una interessante collezione di manufatti databili fra il XIX e il XX secolo, frutto di diverse donazioni private. L'allestimento presenta bacheche ed espositori, ma anche cassettiere che il visitatore è invitato ad aprire, quasi fossero antiche casse da corredo, per esaminare i pizzi e i tessuti in mostra. Parures da sposa, camicette, sottovesti, busti e copribusti, camice da notte, vestaglie e deshabillés, mantelline, cuffie tradiscono la ricercatezza delle donne che li indossarono. Affascinano gli splendidi abiti decorati da pizzi e merletti, la mantellina foderata di pelliccia, il bustino impreziosito da perline, che mostrano una modernità a volte sorprendente e un gusto fuori dal tempo. Il museo spiega la presidente Maria Mancini - apre una finestra sulla dimensione intima, familiare, della generazione delle nostre nonne e bisnonne, permettendoci di immaginare le mani operose che ricamarono aeree farfalle e delicati fiori, che applicarono i primi pizzi usciti dai telai meccanici o quelli eseguiti da loro stesse al tombolo. Un museo peraltro dinamico e niente affatto statico, come dimostra il segmento espositivo in corso Pintoricchio, filo e pittura, inserito allinterno del circuito regionale per lanniversario del grande pittore umbro. Tessuti originali fra Quattro e Cinquecento vengono presentati accanto a certosini manufatti ricamati ispirati alle opere pittoriche del grande artista. In questo affascinante itinerario si viene accompagnati dai volontari della Proloco e della Scuola di Ricamo, che aggiungono, grazie alla loro diretta esperienza, conoscenze tecniche indispensabili che il nostro tempo, abituato ad acquistare manufatti già pronti, ha perduto. E loccasione per visitare il Museo del Ricamo e del Tessuto è fornita, in questo fine settimana, proprio dalla Mostra del ricamo e del tessuto artigianale di Valtopina, giunta alla decima edizione. Una tre giorni dal 5 al 7 settembre che propone itinerari ed eventi assolutamente da non perdere: ben quattro mostre (Larte tessile nella Sala della Canonica, Il merletto, il piacere e leffimero al Centro Giovani, ben ottanta espositori provenienti da ogni parte d'Italia al centro espositivo degli impianti sportivi con artiste merlettaie provenienti da Slovacchia, Slovenia e Repubblica Ceca, oltre ovviamente agli splendidi capi custoditi nel Museo) e perfino un defilé di intimo ed abiti depoca che sarà incentrato sul tema Dive, divine e principesse e dedicato in particolare a Jacqueline Kennedy, Maria Callas Grace Kelly. Senza dimenticare il concorso nazionale Ricamare lUmbria che per questanno ha proposto come soggetto Le virtu mirabili dellherbe dal Trattato della Sanità di Castore Durante da Gualdo, datato 1558.
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